In un epoca come la nostra dove cuochi, stiliste, calciatori, protagoniste del grande fratello, presentatori televisivi, manager di proposito sono stimati il "vero" innovativo e i "veri" artiste della società-non è extrano che l'argomento ecologico, è altro dei temi che questi (riformatori) invocano, come la guerra di Iraq, o il Darfur, l'ambre in Africa o altro come quelli.
Artiste ( e lo toccare per che è un pionere ) come Joseph Beuys l'enmbroglione del vecchio contenente, guru creativo e politico, ispiratore del movimento verde in Germania. oggi Beuys essendo antimilitarista ed antinucleare probabilmente protestaria ( facendo piatto ) per l'Iraq e l'ecologia.
Molti sono quelli che parlano di questo e fanno protesti come il pittore Fernando Botero che immortale le torture del prision iraquena di Abu Ghraib. Giustamente lui, non esiste un fabbricante di borracce ma confino o uno ma sgarbo esiste solo fabbricante di borracce, quando vedo un quadro suo è come se trovò a But Spencer o come a Fat Bastard di Austin Power. Sono tutti sempre uguali.
L'arte non questo fatto di idee al servizio di uno stile, un tecnica, un talento, ma sono in uso, tecnica e talento al servizio delle idee. Quando le idee sono forti, provocanti, rivoluzionarie, innovative, tutto il resto scompare.
Quando Goya vede gli orrori della guerra, della pazzia dei suoi pensieri, dei suoi demoni! interni, pensò in quello e non a farsi riconoscere con le pennellate. Oggi guardando uno dei suoi capolavori stiamo perplesi con la forza della pittura e della profondità con il come fa sfruttare il contenuto della sua angoscia.La tragedia di Botero è questa in cui si gonfia e si gonfia ma mai esplode.
L'idea non è stare contro le politiche di "sviluppo sostenibile", io lo prendo come un cuestion normale, come un'esigenza subito del proggettazione responsabile. a quello che io appunto è che non perciò andiamo a iniziare a mettere erba verde in tutti i soffitti, o quelli raccapriccianti pannelli fotovoltaici che fanno dell'opera una cassa di scarpe o come quella casa a Santa Monica di Los Angeles che è ecologica e ha un rivestimento in legno quasi tutta la facciata e come non poteva mancare un pergolina pure in legno, senza dire quel rivestimento plastico di questi legni ha un mantenimento costante in Santa Monica, o i cristalli di camera termica (effetto serra), si dimentica dell'economia e dell'estetica, ah ma siamo eco- responsabili, fanno una scatola un di mela nel deserto, riprendo l'idea di non lasciarsi sedurre per le immagini, ( per lo meno non quelle che altri ci vogliono fare mangiare ) io si che c'è sonno molte voci e confondono, fino alla mia voce confonde,però
se faciamo un'archittetura come quella di Enric Miralles ,modesta a scala uomo con materiali comuni regionali, senza strutture babiloniche mi sembra dello più sincero in materia di archittetura, voglio dire che no si deve andare tanto lontano per seguire stando qui.
lunedì 20 aprile 2009
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great !!
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