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sabato 4 aprile 2009

LA NARRAZIONE



LA NARRAZIONE

Di tanto mentre lo scoraggiamento entra a, le vite che sono nel suo maggiore parte afflizione. Lo scoraggiamento è l'emozione che segue ad un sentimento di tradimento. Una speranza contro ogni disperazione che ancora questo lontano da una promessa, precipita o è abbattuta; quello scoraggia pieno nell'anima lo spazio che occupava quella speranza. Lo scoraggiamento non ha nessuna relazione col nichilismo.
Il nichilismo, nel suo senso contemporaneo, è la negativa a credere in qualunque scala di priorità che ecceda la ricerca di guadagni che si considerino il fine di ogni attività sociale in modo che, effettivamente, tutto abbia il suo prezzo. Il nichilismo è la rassegnazione davanti al punto di vista che il prezzo lo è tutto. È la forma più comune di vigliaccheria umana. Ma non è qualcosa che i poveri incominciassero a compatirsi il suo corpo e le sue ossa il nichilismo si era riunito per quello nella povertà della sua carne - non prodotto di amore e passione, non per piacere, bensì per la necessità ma quotidiana. La comunicazione.
I poderosi non possono narrare storie: gli alberi sono gli opposti alle storie, ed a qualunque storia, per più innocua che sia, deve essere temeraria, ed oggi i poderosi vivono nervosi.
Una storia rimette la vita di un giudice distinto e ma definitivo che molto lontano questo. Forse il giudice molto lontano questo. Forse il giudice questo ubicato nel futuro, o nel passato che segue attento, o forse in un posto lontano, dove la fortuna abbia cambiato, spesso i poveri devono riferirsi alla buona o sfortuna, e gli ultimi si siano trasformati nei primi.
Il tempo narrato, il tempo della storia, non è lineare.
I vivi ed i morti si trovano come uditori e giudici in quello tempo, e quanto maggiore sia il numero di uditori il cui presenza si siede, ma intima si farà la storia per ogni uditrice. I risultati sono una forma di condividere la credenza che la giustizia è imminente. Ed i bambini, donne ed uomini lottano in un momento dato con sorprendente ferocia per quella scienza. È per quel motivo che i tiranni hanno paura della narrazione: in qualche modo, i racconti si riferiscono alla storia della sua caduta.

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